Il 2025 porta un’importante novità per i collaboratori domestici, inclusi badanti e colf, che scelgono di rimandare il pensionamento. Grazie alla legge 207/2024 (Manovra 2025), chi possiede i requisiti per la pensione anticipata con “Quota 103” e decide di continuare a lavorare potrà ricevere in busta paga la quota di contributo che sarebbe stata destinata all’INPS. Un’opportunità significativa per chi vuole aumentare il proprio reddito e proseguire l’attività lavorativa.
Come funziona il bonus contributivo
Il bonus si applica ai collaboratori domestici con contratti a tempo indeterminato. La tabella INPS per il 2025 specifica i contributi dovuti per diverse fasce orarie settimanali, distinguendo tra chi beneficia del bonus e chi no. Il contributo del lavoratore viene restituito direttamente in busta paga, con un aumento netto dello stipendio.
Le fasce orarie settimanali influenzano l’importo del contributo. Ad esempio:
- Per chi lavora fino a 9,48 ore, il contributo a carico del datore di lavoro è di 1,68 euro senza bonus e di 1,27 euro con bonus.
- Per fasce superiori, l’importo cresce proporzionalmente.
Va sottolineato che il bonus non si applica ai lavoratori assunti a tempo determinato per sostituire domestici assenti.
Un vantaggio per lavoratori e famiglie
Questa misura è vantaggiosa sia per i lavoratori, che ricevono un reddito maggiore, sia per le famiglie che mantengono personale domestico esperto senza affrontare aumenti significativi dei costi. Inoltre, il sistema contribuisce a ridurre la spesa pubblica legata alle pensioni anticipate.
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